domenica 25 febbraio 2018

Vertice UE-G5 Sahel per fermare immigrazione e tratta

Bruxelles rinnova l’impegno per la cooperazione internazionale in Africa.

Nel vertice europeo sul Sahel sono intervenuti il Presidente del Consiglio Gentiloni, il Presidente francese Macron e la Cancelliera tedesca Merkel. Come specificato nella loro dichiarazione congiunta, «solo con la cooperazione con i paesi africani l’Europa può contrastare il terrorismo e le cause dei fenomeni migratori»

Al termine del vertice organizzato nella capitale belga, i rappresentanti di Italia, Francia e Germania hanno presentato gli obiettivi da raggiungere nel continente africano. «Continueremo l’offensiva per sradicare il terrorismo jihadista nel Sahel». Regione interessata attualmente da «traffici di droga, di esseri umani e di armi», e che l’Europa vorrebbe far ritornare un’area «di passaggio, di cultura e di scambi»

Rafforzare la stabilità e la sicurezza nella regione attraverso lo stanziamento di più risorse per contribuire anche allo sviluppo del Sahel, la zona dell'Africa divenuta il crocevia dei flussi migratori da Sud verso l'Europa. Questi, in sintesi, gli obiettivi della conferenza di alto livello a cui molti capi di Stato e di governo, tra cui Paolo Gentiloni, hanno partecipato ieri a a Bruxelles prima della riunione informale dei 27 leader Ue.

All'incontro erano presenti anche i vertici del G5 Sahel, ovvero Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger. L'Ue e i suoi Paesi membri sono i principali sostenitori dell'assistenza finanziaria finalizzata alla sviluppo della regione con un impegno stimato, per il periodo 2014-2020, in otto miliardi di euro. Circa 843 milioni sono stati mobilitati nel trust found costituito dall'Ue per fare fronte ai flussi dell'immigrazione irregolare.

Nell'ambito degli obiettivi della conferenza, rientra il rafforzamento del contributo internazionale in favore della forza militare comune del G5 Sahel. Ai 250 milioni di euro già mobilitati, si sono aggiunti nuovi finanziamenti da parte dell'Ue e dei singoli Paesi che hanno consentito di superare la soglia dei 300 milioni.

L'Italia è in prima fila nelle iniziative avviate verso il Sahel, zona che ritiene di interesse strategico. Roma ha quindi deciso di inviare fino a 470 uomini nella regione per collaborare con il G5 Sahel nell'ambito di uno sforzo internazionale congiunto per la stabilizzazione dell'area.

Gentiloni: 'Battere posizioni populiste e anti-europee'. Dichiarazione con Merkel e Macron dopo vertice su Sahel. La conferenza sul Sahel è stata "molto importante per confermare l'impegno comune Ue in Africa perché solo con la cooperazione con questi paesi e con il loro sviluppo potremo contrastare il terrorismo e le cause dei fenomeni migratori. Questo è il modo migliore per lavorare insieme e battere le posizioni populiste e anti-europee". Così il premier Paolo Gentiloni in una dichiarazione congiunta con Merkel e Macron.

Al termine della conferenza Ue-Unione africana a sostegno del G5 del Sahel, Gentiloni ha spiegato che è stato confermato il ruolo fondamentale dell'Ue e il suo impegno in quella zona particolarmente fragile.

"Oggi c'è una grande domanda di Europa, e per un Paese come l'Italia significa anche impegno a lungo termine per contrastare i rischi del terrorismo e le cause profonde dei fenomeni migratori, perché solo dalla cooperazione con questi Paesi e dal loro sviluppo potremo contrastare il terrorismo e le cause dei fenomeni migratori. In Italia lo facciamo con il lavoro sulla stabilizzare della Libia e con i risultati ottenuti nella diminuzione dei flussi migratori incontrollati. Tutto ciò, ha concluso, è il modo in cui la Ue lavora insieme ed è il modo migliore per battere le forze populiste e anti-europee"


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