mercoledì 3 gennaio 2018

Catania. Uccisa 26enne nigeriana ospite del Cara di Mineo. Fermato l'ex compagno

La vittima, una giovane 26enne ospite della struttura dal 2016, sarebbe stata uccisa con un'arma appuntita al culmine di una lite scoppiata all'interno del centro d'accoglienza.

Una nigeriana di 26 anni è stata uccisa con un colpo di arma appuntita alla gola nel suo alloggio nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo. La donna si chiamava Miracle Francis ed era ospite della struttura dal dicembre del 2016.

L'ipotesi più accreditata è quella dell'omicidio al culmine di una lite. Il corpo è senza vita è stato trovato nel suo alloggio dove gli investigatori hanno anche sequestrato un coltello insanguinato.

Sul posto, per i rilievi del caso e le indagini, la polizia con personale della squadra mobile della Questura di Catania e del commissariato di Caltagirone. Proprio gli agenti avrebbero sentito anche due bambini di sei e sette anni, che sarebbero i figli della vittima e che non hanno però assistito al delitto.



La squadra mobile di Catania ha rintracciato e sottoposto a fermo un cittadino originario del Mali, ex-compagno della vittima che era riuscito ad entrare di nascosto nella struttura di accoglienza da uno dei tanti buchi della recinzione.

L'uomo è ritenuto autore dell'omicidio della giovane nigeriana, Miracle Francis, commesso nel Cara di Mineo. Si tratta di Billa Francis, di 30 anni, e vive nel Nord Italia. Sarebbe tornato per convincere la donna e i figli a fuggire dalla struttura per trasferirsi da lui nel nord Italia, dove vive. Sulle sue braccia sono stati trovati dei graffi, che sono al vaglio della polizia scientifica.

La donna, arrivata nella struttura nel dicembre del 2016 e in attesa di asilo, è stata uccisa con una coltellata alla gola. A dare l'allarme erano stati i due piccoli figli della vittima che hanno avvisato le assistenti del Cara di Mineo: "La mamma sta male, è a terra..". Appena giunti sul posto, i medici non hanno potuto far altro che accertare il decesso della donna.

L'uomo, bloccato dagli agenti nel popolare mercatino della Fiera di Catania, è stato poi condotto in Questura per essere interrogato come persona informata sui fatti alla presenza di un interprete, per poi essere trasferito in carcere.

Il Cara di Mineo, dove attualmente sono ospitati 2.600 immigrati, è al centro di diverse polemiche e denunce proprio per la sicurezza e perché al suo interno le ragazze, soprattutto le nigeriane, sono costrette a prostituirsi.
(TgCom24)

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