lunedì 4 settembre 2017

Repubblica Democratica del Congo, epidemia di colera in Sud Kivu


La recente epidemia di colera scoppiata in Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, rischia di diffondersi in modo incontrollato se non verranno adottate misure di contenimento.

Medici Senza Frontiere sta fornendo assistenza nelle città di Minova, Bukavu, Bulengo, Numbi, Sebele, Nyange e Baraka, ma devono essere messe in atto rapidamente misure preventive per contenere l'epidemia, soprattutto in grandi città come Minova e Bukavu.

Attualmente sono attivi quattro centri di trattamento del colera a Minova, Baraka, Sebele e Bukavu e tre unità di trattamento a Bulengo, Nyange e Numbi. A supporto del Ministero della Sanità del paese sono state aumentati i posti letto e le attrezzature disponibili per rispondere ai bisogni medici dei pazienti.

Da agosto, oltre 1.200 persone che avevano contratto il colera sono state trattate da MSF nei diversi centri. Ci sono attualmente 70 persone trattate a Minova, 67 a Bukavu, 18 a Bulengo e 22 a Baraka.

A Minova non c’è acqua potabile”, racconta Elisabeth, madre di Elris, 3 anni, ricoverato presso il centro di trattamento del colera a Minova. “Ogni giorno devo camminare per più di un’ora per prendere l’acqua potabile da uno dei pochi rubinetti funzionanti in città. Per il resto, attingo l’acqua dal lago come tanti altri

Finora, tuttavia, la risposta per prevenire e arrestare la diffusione della malattia non è stata efficace

"Dobbiamo creare più punti di clorazione, disinfettare le case dei malati e svolgere una campagna di sensibilizzazione quanto prima", ha dichiarato Francisco Otero y Villar, capo missione di MSF in Repubblica Democratica del Congo.

In Congo la stagione secca e la mancanza di acqua spingono la popolazione a prendere l'acqua da fonti malsane, che alimentano la diffusione del colera. Molte persone sia a Bukavu che a Minova attingono l'acqua dai laghi o da altre fonti contaminate. La metà dei casi di colera arrivati ​​al centro di trattamento di Minova provengono da un quartiere situato sulle rive del lago Kivu, dove l’acqua non è potabile.

"Le persone hanno bisogno di bere acqua potabile e i centri sanitari devono essere dotati dei materiali essenziali per trattare tutti i malati il ​​più rapidamente possibile"
(Medici Senza Frontiere)

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