venerdì 23 giugno 2017

Via libera dell'ONU ad una forza multinazionale nel Sahel per contrastare il terrorismo e il traffico di migranti


Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha “accolto favorevolmente ieri la creazione di una forza militare di 5.000 uomini, operativa nella regione del Sahel (Africa occidentale) per combattere terrorismo, traffico di armi, droga e commercio di esseri umani.

È stata così avvallata la richiesta delle nazioni del G5Sahel - Niger, Mali, Ciad, Burkina Faso e Mauritania - di sostegno ad un esercito congiunto, schierato per contrastare la diffusione della la minaccia jihadista.

Questa forza militare completerà gli sforzi delle forze armate regolari, già appoggiate dalla missione di pace dell’Onu in Mali (Minusma) e dall’"Operazione Barkhane" della Francia, che dal 2013 ha dispiegato nella regione un contingente di circa 4.000 uomini.

La vasta e arida regione, negli ultimi anni, è diventata terreno di radicamento e addestramento per gruppi jihadisti legati ad al-Qaeda e al sedicente Stato islamico, che i paesi europei, in particolare la Francia, temono possano minacciare l'Europa se lasciati indisturbati. "Non possiamo lasciare che il Sahel diventi un nuovo rifugio per le organizzazioni terroristiche di tutto il mondo. Nel Sahel, tutta la nostra sicurezza è in gioco", ha dichiarato ieri l'ambasciatore francese all’Onu, Francois Delattre.

Nel testo si afferma che i cinque paesi hanno la responsabilità di sostenere la forza militare "con risorse adeguate" e incoraggia anche gli altri stati a fornire supporto. L'Unione europea ha già impegnato 50 milioni di dollari.

In un primo testo diffuso due settimane fa, la Francia aveva chiesto al Consiglio di sicurezza di autorizzare la forza G5 a "utilizzare tutti i mezzi necessari" per combattere terrorismo, traffico di droga e traffico di esseri umani. Gli Stati Uniti si erano però opposti all'autorizzazione dell'Onu, sostenendo che non era legalmente necessaria e che il mandato era troppo ampio e generico.

La risoluzione approvata ieri all’unanimità "accoglie favorevolmente la diffusione della forza G5 per ripristinare la pace e la sicurezza nella regione del Sahel", facendo decadere la disposizione che autorizza l'uso della forza.

Gli Stati Uniti avevano sostenuto che una semplice dichiarazione di accoglienza della forza regionale sarebbe stata sufficiente, ma la Francia ha insistito sulla necessità di una risoluzione completa, in linea con una richiesta dell'Unione Africana.
(United Nations)

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