venerdì 9 ottobre 2015

Il 9 ottobre 1967 Che Guevara viene assassinato in Bolivia, un compagno lo aveva tradito

"Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io, e io continuerò a vivere in te" .. Che Guevara era nato a Rosario (Argentina) il 14 giugno 1928, morì giustiziato vigliaccamente a La Higuera (Bolivia) il 9 ottobre 1967.

"Spara vigliacco, stai per uccidere un uomo" sono le parole che ruppero il silenzio, quel 9 ottobre 1967, nella scuola del piccolo villaggio montuoso di La Higuera in Bolivia. Poi una doppia raffica di mitragliatrice e un tonfo sordo di un corpo che si accascia al suolo. Il corpo senza vita è quello di Ernesto Guevara de la Serna. Che Guevara, dopo la vittoriosa Rivoluzione a Cuba e dopo alcuni dissapori con Fidel Castro, decise, a metà del 1965, che fosse giunto il momento di esportare la Rivoluzione anche in altri Paesi.

E così partì alla volta del Congo Belga, ma si accorse subito che in quel luogo dell'Africa c'erano troppi problemi tribali. Che Guevara giunse così in Bolivia, anche lì avevano problemi tra fazioni, ma lo stesso Che era speranzoso che qualcosa d’importante poteva essere fatto.

Almeno questa convinzione restò nella mente di Che Guevara fino alla fine di settembre del 1967. Ormai con pochi viveri e nessuna via d'uscita Che Guevara fu stanato dall'esercito regolare in un canalone nella foresta della Bolivia dopo il tradimento di un suo compagno che aveva segnalato ai militari colombiani la presenza del "Che" in quel territorio.

Quando fu arrestato il Che avrebbe esclamato "Sono Che Guevara, posso esservi più utile da morto che da vivo".

L’esercito era guidato da Felix Rodriguez, un agente infiltrato della Cia. Da sempre si pensa ci possa essere stata la Cia dietro la morte di Che Guevara. Gli americani però avrebbero preferito Che Guevara vivo per processarlo a Panama e utilizzare il suo personaggio contro la Cuba di Fidel Castro .. Ma le cose andarono diversamente, prevalse l'atroce pragmatismo dei vertici militari della Bolivia.


Nel 2013 sono state pubblicate foto, lettere fino ad allora rimaste inedite scritte di pugno da "Che Guevara", documenti che si riferiscono proprio alle sue ultime settimane di vita e di ciò che accadde nelle ore immediatamente successive alla sua morte. Si tratta di documenti fino ad allora rimasti in possesso delle forze armate boliviane.

Le foto del Che e le lettere dei suoi compagni di guerriglia che il quotidiano boliviano "La Razon" ha reso pubbliche, parlano di una realtà disperata. Di una milizia sbandata, braccata dalle forze regolari boliviane e dai servizi segreti Usa, nonché tradita dagli stessi contadini indigeni che avrebbe voluto salvare.

E poi parlano della sua definitiva sconfitta e della fine. Ernesto morto su quel tavolo medico, così come lo si era già visto da un’altra prospettiva. Gli ufficiali che brindano sulla preda. La compagna Tania rasata a zero, Coco Pedrero caduto in battaglia coi vestiti stappati e il Camba Jimenez che sorride tra due soldati boliviani, dopo la diserzione e il suo tradimento - leggi nota -



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