giovedì 24 settembre 2015

Nigeria. Sono salite a 117 le vittime causate dagli attacchi di Boko Haram nella città di Maiduguri

Maiduguri, Borno State
Salite a 117 le vittime degli attentati di Boko Haram a Maiduguri durante lo scorso weekend.

Il bilancio delle vittime degli attentati di Boko Haram a Maiduguri, nella regione nord-orientale della Nigeria, è salito ad almeno 117 morti, più del doppio del conteggio ufficiale di ieri. Lo riferiscono fonti mediche. Un totale di 72 morti sono stati registrati presso l'ospedale dell'Università di Maiduguri mentre altri 45 morti sono stati portati all'obitorio dell'ospedale dello Stato del Borno.

Domenica quattro esplosioni in rapida successione hanno colpito due quartieri adiacenti, quelli di Ajilari Cross e di Gomari, dove sono stati presi di mira rispettivamente una moschea e un circolo gremito di avventori che stavano assistendo a una partita di calcio trasmessa in TV.

Ancora due ragazzine usate come bombe umane. Nel primo caso, l'attentato alla moschea, sembra che a entrare in azione siano state proprio due ragazze kamikaze, nel secondo attentato invece i miliziani appartenenti alla setta jihadista avrebbero scagliato ordigni rudimentali tra gli spettatori che stavano assistendo ad una partita di calcio trasmessa in televisione.

La strage sarebbe potuta essere ancora più sanguinosa se la moschea non fosse stata semi-vuota, e ha fatto seguito al monito lanciato sabato dal leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, il quale aveva liquidato come "menzogne" i proclami delle forze armate nigeriane secondo cui il gruppo jihadista alleato dell'ISIS sarebbe allo sbando.

L'esercito nigeriano aveva risposto al video reso pubblico da Boko Haram qualche giorno prima degli attacchi a Maiduguri. Nel video Shekau smentiva le dichiarazioni secondo le quali la setta islamista sarebbe in crisi e incitava i membri a intensificare gli attacchi. Nel comunicato di risposta dell'esercito si legge tuttavia che "le vittorie riportate dalle truppe nigeriane sul campo di battaglia sono incontestabili, come dimostrato dalla liberazione di molti villaggi nel nord-est del Paese. Il progressivo indebolimento del gruppo terroristico è sotto gli occhi di tutti".

L'esercito invita i cittadini a non farsi intimidire dalla propaganda terroristica, chiedendo invece di segnalare alle autorità qualsiasi attività sospetta. "Solo in questo modo potremo risanare la dignità del nostro amato Paese, liberandolo dalle grinfie del terrorismo"
(AGI)

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