venerdì 4 settembre 2015

Nigeria, Boko Haram fa un massacro. Oltre duecento morti in diversi attacchi

I guerriglieri islamisti combattenti di Boko Haram hanno fatto l'ennesima strage in decine di attacchi a diversi villaggi del nordest della Nigeria.
In tutto i morti sarebbero oltre duecento

L'ultimo attacco di cui si è a conoscenza è avvenuto due notti fa a Fatawe, nello Stato di Borno, dove un centinaio di fondamentalisti islamici hanno ammassato i residenti del villaggio, per poi iniziare a sgozzare gli uomini, con la folla terrorizzata che ha cercato di fuggire dal teatro del massacro.

"Hanno ucciso decine di persone, ma non è possibile fare una cifra precisa perché dobbiamo tornare e contare i cadaveri", ha dichiarato Amodu Kadir, un superstite ora rifugiato nel villaggio di Mubi, nel vicino stato di Adamawa. "Gli aggressori, che non abbiamo alcun dubbio fossero combattenti di Boko Haram, sono arrivati nel villaggio verso le 22.30 e hanno radunato tutti, anche donne e bambini, hanno sparato vari colpi di avvertimento in aria, prima di cominciare a legare le mani degli uomini adulti dietro la schiena e massacrarli uno ad uno" - leggi -

I residenti del villaggio avrebbero ignorato i consigli dell'esercito nigeriano di spostarsi a Gwoza, a otto chilometri di distanza, una città sottratta agli islamisti a marzo. Boko Haram aveva conquistato Gwoza nel luglio 2014 e lì vi aveva stabilito il quartier generale del suo califfato.

La scorsa settimana. Venerdì nei pressi di Konduga, città a 35 chilometri da Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, un centinaio di persone sono morte, alcune massacrate durante l'attacco, altre annegate nel tentativo di sfuggire all'assalto dei terroristi attraverso il fiume Gadabul. Un numero imprecisato di donne e bambini sono stati rapiti. In un altro attacco, a Baanu, una regione remota del Borno State, le milizie di Boko Haram avevano massacrato 68 persone.

Lunedì invece i miliziani di Boko Haram hanno attaccato a cavallo i villaggi di Kolori e Baana Imam, nella Nigeria nordorientale, uccidendo 26 persone. I feriti sarebbero 12. Gli uomini armati hanno aperto il fuoco sulla popolazione dei villaggi e lanciato ordigni esplosivi sulle abitazioni.

Le copertura della rete telefonica è carente nella zona in cui si sono verificati gli attacchi. Una fonte militare, che ha voluto restare anonima, ha detto che i dettagli sono emersi solo martedì sera, quando le persone che sono fuggiti sono riuscite ad arrivate a Biu, la città più vicina.

Attacchi molto simili sono avvenuti anche sabato e domenica a Baanu, Karnuwa e Hambagda in cui sono state uccise almeno 80 persone, 68 nel villaggio di Baanu nel distretto di Nganzai venerdì sera, 11 in altre località vicine tra sabato e domenica. "Gli assalitori sono arrivati a cavallo e hanno iniziato a sparare all'impazzata" ha raccontato uno degli abitanti di Baanu, che si occupa della vigilanza. Gli abitanti del villaggio hanno trovato rifugio nei boschi e quando sono tornati alle loro case il giorno dopo hanno trovato i morti ammassati nelle strade.

Sabato con le stesse modalità i jihadisti hanno attaccato il villaggio di Karnuwa uccidendo almeno 4 persone fra cui anche il capo villaggio e domenica sono arrivati anche a Hambagda dove hanno ucciso 7 persone che si stavano dirigendo verso la moschea per la preghiera.

Nel fine-settimana si è diffusa la notizia dell’arresto a Lagos, la capitale economica del sud della Nigeria, di 12 presunti militanti di Boko Haram. Secondo il dipartimento dei servizi di Stato, la presenza dei sospetti nella metropoli confermerebbe la determinazione dell’organizzazione islamista a espandere il proprio raggio d’azione lontano dalle roccaforti del nord-est.

L'azione congiunta dell'esercito nigeriano e di quelli dei paesi limitrofi Ciad, Niger e Camerun, iniziata diversi mesi fa ha costretto i militanti a disperdersi dal territorio che avevano conquistato, ma da alcuni tempi i miliziani hanno ricominciato a compiere attentati in luoghi pubblici come i mercati e luoghi di culto e raid sulla popolazione dei villaggi.

Il presidente nigeriano Buhari ha lavorato con i paesi vicini per istituire una forza regionale congiunta di 8.700 unità con il compito di debellare definitivamente i jihadisti.

L'aviazione nigeriana ha annunciato di aver risposto a questi ultime stragi bombardando la foresta di Sambisa, distruggendo alcune postazioni di Boko Haram nei pressi di Ngoshe e Pulka.

Gli estremisti islamici nigeriani Boko Haram hanno provocato dal 2009 circa 2,1 milioni di sfollati, più di 20.000 vittime e centinaia di migliaia di feriti e mutilati

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