venerdì 12 giugno 2015

Zimbabwe. Inflazione alle stelle, ritirata la moneta locale

Lo Zimbabwe passa al dollaro Usa, addio alla banconota da 100 trilioni. Fissato il tasso di cambio, 5 dollari Usa ogni 175 mila quadrilioni di dollari locali. Il paese aveva iniziato a usare divise straniere dal 2008 quando l'iperinflazione, 500 miliardi per cento quell'anno, ha distrutto il potere d'acquisto della moneta nazionale.

Lo Zimbabwe, dopo anni d'indecisione ha deciso di traghettare definitivamente il paese all'uso del dollaro Usa. Tasso di cambio, 5 dollari usa ogni 175 mila quadrilioni dei vecchi Zimbabwean Dollars (ZWD). Harare (la capitale dello Stato), a dire il vero, ha già iniziato da qualche anno a usare nella vita di tutti i giorni quasi solo valute straniere.

Nei negozi si può pagare in sterline, rand sudafricani, pule del Botswana, yuan cinesi e persino in Yen. A fianco di queste monete esotiche, però, è rimasto in circolazione fino ad oggi il povero dollaro dello Zimbabwe, ridotto più o meno a carta straccia da lustri di iperinflazione, con tassi di crescita dei prezzi arrivati ai 500 miliardi per cento del 2008.

Le banconote stampate prima del 2009 saranno cambiate al tasso di uno a 250 trilioni. Numeri più da Paperopoli che da credito moderno. L'istituto creditizio nazionale ha stanziato per l'intera operazione la bellezza di 20 milioni di dollari Usa. Sarà ritirata, quindi dalla circolazione la banconota blu da 100 trilioni di dollari stampata nel 2008, ormai un cult, che ai cambi attuali vale appena qualche centesimo.

Arriva così al capolinea l'epopea dei mitici Zim-Dollars, soldi che valevano nulla. Nel 2008 e dintorni la popolazione dello Zimbabwe, invece del portafoglio, usava sacchetti di plastica strapieni dell'argent de poche per le spese quotidiane e i commercianti aggiornavano al rialzo anche due volte al giorno il prezzo della merce in vendita. Un circolo vizioso che si mangiava a ritmi da videogioco i risparmi locali.

La mossa era attesa ma è rimasta in sospeso da tempo. Gli zimbabwani hanno tempo fino alla fine di settembre per cambiare la loro moneta locale. L'iper-inflazione stava creando grossi problemi alla popolazione. Negozi costretti a fare cambi più volte al giorno, gravi carenze di beni e di cittadini che trasportavano i loro soldi al mercato all'interno di carriole.

Una cifra dice tutto. Guadagnando oggi un dollaro dello Zimbabwe ogni secondo della vita, hanno calcolato i giornali nazionali, sarebbe necessario campare 79.275 anni per mettere assieme un dollaro Usa. E a quell'ora, forse, si sarebbe troppo vecchi per spenderlo.

Nello Zimbabwe è in atto una ferrea dittatura fin dal 1980, anno dell'indipendenza, ininterrottamente governato da un solo uomo, Robert Mugabe ormai novantenne. Quella di Mugabe è una delle famiglie più ricche dell'Africa, sospettata in passato di aver fatto affari con il commercio dei diamanti "sporchi" (insanguinati) della Sierra Leone. Un popolo poverissimo, soggiogato da una famiglia ricchissima .. come troppo spesso accade in Africa.
(BBC News)


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